U.M.A.V.I.

UNIONE MONDIALE ASSOCIAZIONI VOLPINO ITALIANO

 

NASCE L’UMAVI il 16 Settembre 2011

Coordinatore:  Crepaldi Antonio

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La lista aggiornata del Consiglio Direttivo dell’UMAVI:

 Consiglio Direttivo UMAVI / Board of Directors UMAVI

  1. Senior President: Fabrizio Bonanno per A.T.A.V.I., Associazione Specializzata è associata all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI)
  2. Junior President: Siiri Seesvaara per la Finlandia
  3. Junior President: Terralea Collins per il Nord d’America (Stati Uniti e Canada)
  4. Junior President: Suzanne Lindskog per la Svezia
  5. Junior President: Ann Kingston per l’Irlanda
  6. Junior President: Pia Kristiansen per la Danimarca
  7. Junior President: Marga Wesemann per l’Olanda
  8. Junior President: Fernando Pomilio per l’Argentina
  9. Junior President: Stefano Gandini per la Polonia
  10. Junior President: Peter Machetanz per la Germania
  11. Junior President: Anna Ricci per la Svizzera
  12. Junior President: Laila Koldingsnes per la Norvegia
  13. Junior President: Nadezhda Shalyapina per la  Russia
  14. Junior President: Faith Whiteley per la Gran Bretagna e Irlanda del Nord 
  15. Junior President: Chrisiida Tsimblouli per la Grecia
  16. Junior President: Adrian Acebillo Lopez per la Spagna

Protocollo istitutivo

Scopi dell’UMAVI sono:

  • di favorire la diffusione della razza Volpino Italiano mediante criteri zootecnici di allevamento improntato agli usuali canoni di una corretta selezione.
  • di approfondire tutte le tematiche istituzionali, tecniche e sanitarie uniformando i protocolli di ricerca di eventuali patologie.
  • di coltivare un interscambio di esperienze tra le varie realtà nazionali attraverso una concreta e continua collaborazione intesa ad ogni livello, di cui si fanno garanti i Presidenti pro-tempore delle rispettive Associazioni Nazionali del Volpino Italiano.
  • di creare -per la corretta interpretazione e rigorosa osservanza dello standard di razza- delle linee-guida per gli Allevatori e i Giudici di esposizione.
  • di organizzare, anche nell’àmbito di esposizioni canine di importanza rilevante, Raduni e incontri tecnici.
  • per il conseguimento degli obiettivi di cui sopra potranno essere formate delle Commissioni apposite dove saranno nominati i tecnici nelle rispettive specializzazioni.

I Presidenti delle  17 Nazioni summenzionate, dopo aver discusso e avanzato proposte di modifica e/o integrazione al presente Protocollo nell’àmbito delle rispettive Associazioni di razza, avranno la facoltà di nominare un Referente in quelle Nazioni dove il Volpino Italiano è presente ma vige una realtà di allevamento tale da non giustificare la creazione di un Club di razza.

Altre Associazioni di razza operanti nelle rispettive Nazioni potranno entrare a far parte dell’UMAVI.

Non è previsto, al momento della fondazione dell’UMAVI, il versamento di una quota di iscrizione.

I Presidenti (o i rappresentati da questi delegati) delle Associazioni aderenti all’UMAVI nominano il Presidente, due Vicepresidenti e un Segretario-Coordinatore.

PROTOCOLLO PLL

Regolamento di Attuazione

Premessa

Il Protocollo per il controllo della PLL (Primary Lenx Luxation) = (Lussazione della Lente Primaria, cioè il cristallino dell’occhio), redatto dall’ATAVI (Associazione Tecnica Amatori Volpino Italiano), società specializzata riconosciuta dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) per la tutela della razza in Italia, che è entrato in vigore in Italia per i soci dell’ATAVI stessa dal 1 ottobre 2012, per poter essere applicato in modo più preciso necessita del presente “Regolamento di Attuazione”, che diventa parte integrante del Protocollo stesso.

Punto 1

  1. I test del DNA eseguiti precedentemente al 1 ottobre 2012 hanno valore di ufficialità, anche se effettuati in altri laboratori diversi dall’OFA. 
  2. Pure dal 1 ottobre 2012 il test del DNA può essere effettuato anche presso altri laboratori, oltre all’OFA; tuttavia l’ATAVI consiglia di effettuarlo presso l’OFA per questione di uniformità diagnostica e per favorire con più semplicità la formazione di un database che ne raccolga i risultati. In ogni caso, qualunque sia il laboratorio in cui si è eseguito il test, il risultato dovrà essere inviato in copia del documento ufficiale rilasciato dal laboratorio direttamente alla Segreteria dell’ATAVI, che lo archivierà.
  3. I figli di genitori entrambi CLEAR/NORMAL devono fare il test per motivo di conferma, consentendo in tal modo di monitorarne i risultati per future considerazioni in merito. Questa procedura verrà applicata finché il Consiglio Direttivo dell’ATAVI, sentito il parere del proprio Comitato Tecnico, deciderà che ci sarà un margine di sicurezza per trarre delle conclusioni positive al fine di non richiedere più il test ai figli di genitori entrambi CLEAR/NORMAL.
  4. Si richiede che il prelievo del campione biologico venga fatto da un veterinario affinché il valore di ufficialità abbia decorso fin dalla prima operazione. Per il prelievo da parte del veterinario del campione biologico e l’invio al laboratorio, l’ATAVI per uniformità di documentazione ha predisposto un apposito modulo che può essere scaricato dal sito ufficiale dell’ATAVI o richiesto alla Segreteria.

 

 

Punto 2

L’elenco dei veterinari abilitati è riferibile solo alle visite oculistiche facoltative (altresì obbligatorie solo per ottenere la qualifica di “Riproduttore Selezionato ENCI” rilasciata dall’ENCI stesso). Questo elenco è quello aggiornato dalle organizzazioni veterinarie preposte.

Punto 3

Quando l’ATAVI avrà stipulato delle convenzioni per ridurre i costi ne darà tempestiva comunicazione ai Soci.

Punto 4

  1. Essere Socio dell’ATAVI comporta la conseguente automatica sottoscrizione del Codice Etico relativo alle modalità degli accoppiamenti previste nel Protocollo PLL.
  2. Saranno ritenuti soggetti tipici utili all’allevamento tutti i soggetti qualificati “Eccellente” al raduno annuale organizzato direttamente dall’ATAVI a partire dal 2013. Fino al raduno annuale 2013 vige la norma transitoria in cui tutti i CARRIER potranno essere accoppiati (ovviamente solo con CLEAR/NORMAL).
  3. Il Protocollo PLL con il Codice Etico ivi contenuto verrà applicato nei Paesi esteri aderenti all’UMAVI secondo le procedure adottate dai singoli club nazionali o dal rispettivo Presidente Junior seguendo le modalità del relativo Ente cinofilo nazionale, con i tempi necessari in ciascun Paese.
  4. I soggetti tipici utili all’allevamento di proprietà di residenti all’estero verranno riconosciuti tali in un raduno di ciascun Paese equivalente al raduno annuale italiano o secondo un’altra modalità decisa dai singoli club nazionali o dal rispettivo Presidente Junior, purché con l’approvazione sia del Consiglio Direttivo dell’UMAVI che del Consiglio Direttivo dell’ATAVI.
  5. Un soggetto CARRIER utile all’allevamento verrà sconsigliato come riproduttore se, tenendo in considerazione che la legge dell’ereditarietà è del 50%, nella sua discendenza vi saranno soggetti CARRIER nella misura del 70% calcolata su un numero minino 10 (dieci) figli. L’ATAVI potrà decidere di sconsigliare di mettere in riproduzione tutti i CARRIER quando le circostanze sia quantitative che qualitative lo consentiranno. 
  6. Il Socio che non seguirà il Protocollo PLL e non rispetterà il relativo Codice Etico subirà una delle seguenti sanzioni disciplinari in ordine di gravità:

1) richiamo;

2) sospensione cautelativa (finché non si adeguerà, con un termine massimo di 6 [sei] mesi);

3) espulsione.

Il Socio sospeso in via cautelativa non potrà esercitare i propri diritti sociali durante il periodo in cui è sospeso.

Per il Socio espulso vigono le relative norme dello Statuto Sociale ATAVI. 

Il “Regolamento di Attuazione” del Protocollo PLL, come il protocollo stesso, dovrà essere recepito ed adottato, con gli aggiustamenti relativi a ciascun Paese, da ogni club o Presidente Junior aderente all’UMAVI.

Il Consiglio Direttivo dell’ATAVI, sentito il parere del proprio Comitato Tecnico, potrà modificare sia il Protocollo PLL che il relativo Regolamento di Attuazione ogni qualvolta interverranno oggettivi aggiornamenti scientifici.

L’ATAVI si adopererà affinché il Protocollo PLL venga recepito dall’ENCI ed il relativo test del DNA venga richiesto tra i requisiti per ottenere il titolo di “Riproduttore Selezionato ENCI”.

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