<<Ci si avvicina al “pianeta cane” perché si rimane affascinati da una razza canina. Nasce una passione incontenibile e si arriva al mondo -sempre affollatissimo- della cinofilia ufficiale dove sono in troppi a voler recitare la parte del protagonista. Se il neòfita non sa individuare gli unici validi punti di riferimento che sono quelli istituzionali, rischia di cadere nella rete degli “arrabbiati cronici” caratterizzati -come fu autorevolmente scritto- da “stitichezza concettuale e diarrea verbale”. Quando si approda nella realtà dell’allevamento cinotecnico, si è usualmente indotti a credere che, al contrario di quanto avviene in altre Nazioni, in Italia l’allevatore sia libero da qualsiasi vincolo.
Non è proprio così e a beneficio dei neòfiti ricordiamo l’esistenza del Decreto Legislativo che qui riportiamo integralmente.
Ministero della salute – DLgs 529-92vendita-di-animali-d’affezione-di-razza
Giusto il concetto espresso, si invita a recepire che omettendo l’iscrizione al Registro Genealogico di cuccioli che ne avrebbero titolo, si danneggia gravemente la razza soprattutto nell’eventualità che, in tempi successivi, tali soggetti ottengano un Certificato di Tipicità come capostipiti RSR.
E’ intuibile che questo ostacola l’operato zootecnico dell’ATAVI che sta perseguendo l’obbiettivo di ampliare la variabilità genetica.
Invitiamo tutti ad operare correttamente in tal senso. >>
06.08.2017